Lectio Divina
Lectio Divina: domenica di Pasqua
Dal Vangelo secondo Giovanni (20,1-9)
Lettura e comprensione della Parola
L´evento della risurrezione non è descritto con le forme spettacolari e apocalittiche dei vangeli sinottici: per Giovanni la vita del Risuscitato è una realtà che si impone senza rumore e si realizza nel silenzio, nel potere discreto e irresistibile dello Spirito.
Il fatto della fede dei discepoli si annuncia "quando era ancora buio" e prende inizio mediante la visione dei segni materiali, che li rimandano alla Parola di Dio.
Gesù è il grande protagonista della narrazione, ma non appare già come persona.
Meditazione
1 Avevano tolto la pietra
Per i cristiani, il primo giorno della settimana è l´inizio di un tempo nuovo, il giorno memoriale della risurrezione, chiamato "giorno del Signore".
Per l´evangelista non c´è intervallo di giorni tra la morte-sepoltura di Gesù e l´arrivo del primo giorno. Un fatto e l´altro sono inseparabili.
Al mattino presto c´è già luce (18,28), eppure si dice che era ancora buio. Chissà Giovanni sottolinea la mancanza di luce per mettere in risalto il contrasto simbolico tra tenebre = mancanza di fede e luce = accettazione del vangelo della risurrezione.
María va al sepolcro posseduta dalla falsa concezione della morte e non si accorge che il nuovo giorno era già cominciato.
Ella crede che la morte ha trionfato. Va unicamente a visitare il sepolcro, senza portare niente. La comunità ha dimenticato la raccomandazione di Gesù in Betania: conservare quel profumo, che lo onorava come datore di vita, per il giorno della sua sepoltura (12,7). Ma la fede nella vita, simbolizzata lì dal profumo, è assente in Maria e nei discepoli che appariranno tra poco. Cercano il datore della vita come un cadavere.
La pietra era stata il sigillo della morte definitiva (cfr. 11,38s.41); ma la vita di Gesù non si è interrotta, la sua storia non si è chiusa.
"Hanno portato via dal sepolcro il Signore"
La reazione di Maria è di allarme. Avvisa i due discepoli da parte. Come lo aveva annunciato Gesù, la sua morte ha provocato la dispersione dei suoi (16,32).
Forse loro erano gli unici, che non erano scappati con gli altri e stavano in contatto tra di loro. Insieme erano stati presenti, in qualche modo, nella passione (cfr 18,15).
Invece di annunciare loro il dato oggettivo, che la pietra era stata tolta, Maria propone loro la sua personale interpretazione: si sono portati via il Signore.
Il sepolcro aperto era segnale di vita, ma lei non lo vede così. Chiama Gesù "il Signore", ma per lei è un Signore impotente, che sta alla mercé di quello che vogliano fare con lui. Il plurale non sappiamo indica il disorientamento della comunità.
Maria e i due discepoli si sentono perduti senza Gesù. C´è un atteggiamento di ricerca, ma cercano un Signore morto. Egli era la loro forza e il loro punto di riferimento; al crederlo ridotto all´impotenza, la comunità rimane essa stessa senza coraggio e senza direzione.