Parrocchia di Terme Vigliatore

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Chiesa dei Benedettini

Descrizione Chiesa dei Benedettini

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La Chiesa si trova al centro del "Parco dei Benedettini" fatto nascere proprio li dove per secoli si è svolta la ”Fiera di Termini”.
La porta guarda verso Gerusalemme, come molte altre chiese antiche. Entrando notiamo subito delle grosse botole in pietra, coperte da  vetri, che nascondono la fossa comune Sotto la Chiesa per secoli sono stati sepolti gli abitanti del posto;Vi è la testimonianza  di personalità del paese  sepolte nella Chiesa , come si evince dalle lapidi poste sul muro a destra . Andando avanti prima della sacrestia si notano dei pilastri in pietra scura, i quali lasciano pensare che li un tempo c’era una porta, forse la porta laterale da dove entravano i monaci. Da li partiva anche una galleria che portava sino al torrente Patrì , costruita dai monaci e che doveva servire per scongiurare eventuali pericoli. Le pareti dell’abside partono dritte ma vanno a terminare con la cupola. Al centro dell’abside è posto un crocifisso in cartapesta; opera di fine ottocento dell’artigiano barcellonese Matteo Trovato. La Chiesa è ad una sola navata e su entrambi i lati ha delle edicole deve sono poste delle statue, anch’esse in cartapesta ed anch’esse dello stesso autore.Dietro un vetrata da poco realizzata proprio sopra la porta della sacrestia è stata posta una Madonnina del 1200. La statua è stata da poco restaurata e la sua presenza è dovuta ai monaci cistercensi che l’hanno portata intorno al 1600, seguiti da grande folla.
Sul lato sinistro della Chiesa (lato Ovest) oltre al San Giovannino troviamo la statua della Madonna delle Grazie, voluta dal popolo e intronizzata nel 1901, le restanti statue sono state donate alla Chiesa dai parrocchiani come ex voto.

chiesabenedettini

Interno chiesa dei benedettini

Cenni Storici

Fonti storiche risalenti alla fine dell’anno Mille riferiscono di una chiesa intitolata a "Sancta Maria in Vineis" sita nel territorio compreso tra Oliveira e Milazzo e sotto la giurisdizione dell’abate di Lipari-Patti Ambrogio, coadiuvato dai Priori Pietro a Lipari e Giovanni Rusi a Patti.
Verso il1174, Margherita, moglie di Guglielmo II, mentre il figlio stava facendo costruire il Duomo di Monreale, fece costruire un’ abbazia benedettina a Maniace, presso Randazzzo e tra i possedimenti di detta abbazia figurano anche le chiese di San  Giovanni in Oliverio e quella di Sanctca Maria que est in vineis.
Il 9 agosto 1268 la Chiesa di Santa Maria in Termini passa ai Cistercensi assieme all'intero podere nel quale era ubicata. Nel documento di passaggio sono indicati i confini della tenuta: da Casale Solaria al mare, dalla Chiesa San Nicola e la strada che conduceva a Milazzo, dalla via pubblica sino al Casale Protonotaro.
Nel 1310, la chiesa e i relativi terreni furono trasferiti all’abbazia di Novara. A memoria d’uomo, si afferma che l’abate francese Ugo (il futuro Sant’Ugo) nel recarsi a Novara per completare la costruzione del monastero di Badiavecchia intrapresa dallo stesso Ruggero II, facesse sosta proprio nella chiesa dei Benedettini.
Nel 1742, don Girolamo Colonna, Prefetto del Palazzo Pontificio, indica tra i beni pervenuti al monastero di Novara due grancie: la chiesa di San Vincenzo in Messina e quella di Santa Maria in Termini nel territorio di Castroreale. Viene esplicitato che  in essa si venerava l'immagine di Maria SS.ma dei Miracoli, con grande devozione di popolo. La chiesa era retta da un monaco e da un fratello cistercensi. Dai proventi ad essa legati l’abate di Novara percepiva mille scudi all’anno.
Nel 1783, con la definitiva chiusura del monastero di Badiaveccchia in Novara, la chiesa di Santa Maria in Termini ritornava ai Benedettini Cassinesi di Sicilia, che abitavano il convento di San Placido Calonerò, a Pezzolo nel comune di Messina, la cui fondazione risaliva al 1361. Il convento di Calonerò determinò per secoli  grande sviluppo e promosse la vita spirituale, economica e culturale delle genti che abitavano i suoi possedimenti, che giungevano fino a Milazzo e a Castroreale. In  quest'epoca la chiesa   Santa Maria dei Miracoli, detta In vineis, fù chiamata Chiesa dei Benedettini.
Allorché i beni ecclesiastici furono incamerati dallo Stato Italiano, la Chiesa  dei Benedettini in Termini divenne suffraganea della Chiesa di Castroreale. Il 21 luglio 1921 venne eretta Parrocchia con giurisdizione da Ponte  Termini, (Lato Est) a Saia Latina (lato Ovest) a Galbanu (lato Sud), anche se come territorio continuò a  ricadere nel comune di Castroreale.
Il 28 giugno 1966 veniva istituito il comune di Terme Vigliatore.
Successivamente, mentre era parroco di “Termini Bagni”,  don Carmelo De Pasquale e di San Biagio e Vigliatore don Filippo Genovese, l'Amministrazione Comunale deltempo, guidata dal dott. Girolamo Bucca, deliberò Santa Maria delle Grazie, già  titolare della omonima. Parrocchia, Patrona del Comune.


La presenza e l’agire dei monaci Benedettini e Cistercensi per molti secoli significò preghiera attiva, lavoro permeato di spiritualità (secondo il motto  di San  Benedetto: Ora et labora, unito a Pax), aspirazione a pace con se stessi, con gli  altri, con l'ambiente vitale. È stato merito  dei monaci stimolare e promuovere attività orientate a rendere giustizia e libertà ai cittadini vessati dai padroni delle terre e dai numerosi invasori (francesi, spagnoli, arabi). I monaci, passata la barbarie dell'invasore riprendevano con serena laboriosità le culture e gli allevamenti compatibili con l'ambiente naturale piuttosto fertile. Alla coltivazione della vite, e dell'ulivo, alla semina del frumento, dell'orzo e delle erbe da foraggio e sovescio(sulla, avena, luppolo, fave,..)   aggiunsero la coltivazione della canna-meli (canna da zucchero) che lavorata nel palmento diventava un prezioso dolcificante e del lino che grazie  alle   marcite approntate nel torrente Patrì o  Termini e dopo adeguata battitura e cardatura dava la preziosa fibra alle filande domestiche/artigianali (tutte le famiglie abbienti possedevano un telaio ) ed alle industrie.

 



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