Stampa

Il Miracolo di Gallipoli


SantaTeresaDiGesuBambino

Dal racconto scritto dalla priora del Monastero di Gallipoli (Lecce) alla priora di Liseux il 25 febbraio 1910.

La notte del 16 Gennaio ero molto sofferente e preoccupata da gravi difficoltà. Erano appena suonate le tre, e, spossata, mi sollevai un po' sul letto per respirare meglio e poi mi addormentai. In sogno, mi sembra, mi sentii toccare da una mano che, tirando su la coperta, mi copriva con tenerezza. Ho creduto che una delle mie consorelle fosse venuta a farmi questa carità, e, senza aprire gli occhi, le dissi: «Lasciatemi; perché sono tutta sudata e il movimento che fate mi dà troppa aria». Allora una dolce voce sconosciuta mi rispose: «No, quello che faccio è una cosa buona», e continuando a coprirmi: «Ascoltate, il buon Dio si serve degli abitanti del cielo come di quelli della terra per soccorrere i suoi servitori. Ecco 500 lire con le quali pagherete i debiti della comunità». Le dissi che il debito della comunità era solo di 300 lire. Essa rispose: «Ebbene, il resto sarà in più. Ma siccome non potete tenere questo denaro nella vostra cella, venite con me ». Ma come alzarmi, essendo tutta sudata, pensavo tra me? Allora la celestiale visione, penetrando il mio pensiero, aggiunse sorridendo: «Ci verrà in aiuto la bilocazione». E subito mi trovai fuori della cella in compagnia di una giovane suora carmelitana, il cui abito e velo lasciavano trasparire una luce paradisiaca che ci rischiarò il cammino. Essa mi condusse giù nell'appartamento (della Torriera), mi fece aprire una cassetta in legno, e vi depose 500 lire... mi chinai esclamando: «Oh, Santa Madre!». Ma essa aiutandomi a rialzarmi e carezzandomi con affetto, riprese: «Non sono la nostra Santa Madre, sono la serva di Dio, suor Teresa di Lisieux...» L'angelica suora, dopo avermi posato la mano sul velo come per accomodarmelo, e avermi fatto una fraterna carezza, si allontanò lentamente. « Aspettate, le dissi, potreste sbagliare strada!», ma essa con il suo celestiale sorriso mi  rispose: «LA MIA VIA È SICURA E NON MI SONO SBAGLIATA SEGUENDOLA».

Il giorno seguente la madre trovò nella cassetta delle offerte la somma promessa dalla santa. Questo episodio è stato riconosciuto come fondamentale per procedere alla canonizzazione di santa Teresa di Gesù Bambino, avvenuta nel 1925