Biografia Santa Teresa di Gesù Bambino

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Breve biografia di S. Teresa di Lisieux

SantaTeresa_DiGesuBambinoTeresa Martin nacque ad Aleçon, piccolo villaggio della Normandia francese, il 2 gennaio 1873 da Louis Martin e Zélie Guérin, beatificati il 19 ottobre 2008, ultima di nove figli, di cui quattro muoiono piccoli. Nonostante le tragedie nella famiglia Martin regna una solida fede che le acconsente di scorgere in ogni avvenimento la presenza di Dio.All'età di quattro anni Teresa perde la mamma, minata da un cancro al seno. Le sorelle fanno del loro meglio per crescere la piccola Teresa. Nello stesso periodo si trasferiscono a Lisieux. Ha nove anni quando la sorella Paolina, la sua «piccola mamma», entra al Carmelo della città. Teresa cade gravemente ammalata. Nessuno sa diagnosticare la malattia. Teresa, familiari e amici pregano moltissimo. Il 13 Maggio 1883, quando ormai sembrava inevitabile la morte, Teresa vede la Vergine sorridente e immediatamente guarisce. La guarigione improvvisa e quel sorriso materno di Maria la rendono ancora più determinata a realizzare il sogno di consacrarsi totalmente all’Amore.
Successivamente anche la primogenita Maria entra nel Carmelo. A 14 anni, Teresa annuncia al padre l'intenzione di entrare al Carmelo. A 15 anni (il 9 aprile 1888) varca il cancello della clausura, dopo aver atteso e ottenuto - considerata la sua giovane età - un permesso particolare chiesto anche al papa Leone XIII, che incontrò il 20 novembre 1887 a Roma. Nel Carmelo ritrovò la pace, che non l’abbandonò più nemmeno durante le prove.
Frattanto l’arteriosclerosi devastò il padre che fu interdetto e ricoverato per tre anni in una casa di cura. Questo fatto procurò a Teresa un terribile dolore.Ma la prova più grande per lei non fu quella della salute, bensì la "notte" dello spirito che l’avvolse per diciotto mesi e che nel silenzio incombente di Dio le fece capire la condizione dell’ateo: "Dio ha permesso che l’anima mia fosse invasa dalle tenebre più fitte, e che il pensiero del Cielo, dolcissimo per me, non fosse più se non lotta e tormento".
La sua salute cagionevole tuttavia non resisterà a lungo al rigore della regola carmelitana e il 30 settembre 1897, all'età di 24 anni, morirà di tubercolosi, vivendo giorno per giorno le sue sofferenze in perfetta unione a Gesù Cristo morto in croce, per la salvezza degli uomini.
Questo periodo di nove anni trascorsi in una vita da religiosa, apparentemente senza rilievo, avranno una meravigliosa portata spirituale, tanto più forte se si considera che da allora molte persone semplici, grazie al suo esempio si sentono di poter imitare e raggiungere lo stesso livello di quest'anima senza pretese né complicazioni, ma tuttavia così terribilmente esigente con se stessa. Quella di Teresa è la «via d'infanzia», o «piccola via» che fa riconoscere la propria piccolezza e si abbandona con fiducia alla bontà di Dio come un bambino nelle braccia di sua madre. Il linguaggio di Teresa è povero e spesso infantile, ma il suo pensiero è geniale. La sua vita apparentemente senza drammi è invece una tragedia della fede. La sua esistenza si è svolta fra le quattro mura del Carmelo, eppure il suo messaggio è universale.
Teresa ha scritto molto. Obbedendo alla richiesta delle superiore, ha composto tre manoscritti, raccolti poi in un diario chiamato «Storia di un'anima». Le sue sorelle poi hanno raccolto le sue «ultime conversazioni» dal maggio 1897 al giorno della sua morte. Si rimane poi stupiti dal gran numero di lettere inviate alla famiglia e ai fratelli spirituali e dalle numerose poesie che ha composto. Teresa ha sofferto molto. Le prove spirituali che ha attraversato nel corso di questa vita nascosta (notte della fede, vuoto spirituale, tentazione di miscredenza) la rendono molto vicina a quelli che dubitano e non credono.
Alla morte Teresa è sconosciuta, ma quando viene canonizzata ventotto anni più tardi, nel 1925: la fama della sua santità si è sparsa celermente nel mondo intero: Lisieux diventerà uno delle destinazioni più ricercate da grandi masse di fedeli da ogni parte del mondo. Teresa viene proclamata, nello stesso anno sempre da papa Pio XI patrono universale delle Missioni, - per le quali ella ha pregato senza posa - è patrona della Francia, come Giovanna d'Arco.
Nel 1997, centenario della sua morte, Teresa è dichiarata “Dottore della Chiesa”, la terza donna che assurge al massimo della considerazione teologica in duemila anni di Cristianesimo, dopo santa Caterina da Siena e santa Teresa d’Avila.